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13.06.2022

La Collezione 2022. Una casa calda e fluida.

La Collezione 2022. Una casa calda e fluida.

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Nuovo concetto abitativo Molteni&C realizzato da Vincent Van Duysen al Salone del Mobile.Milano. 2022. La luce diviene parte integrante del design dell’ambiente, perché modula la percezione e l’espressione della composizione architettonica. Richiamandosi alle parole di Walter Gropius: la nuova Architettura apre le pareti come fossero tende per far entrare il più possibile di aria pura, luce e sole.

L’abitare torna centrale negli spazi della casa. Un teatro di vita vissuta, dove la qualità dell’ambiente è il presupposto cardine nella progettazione degli spazi: sempre più versatili, multifunzionali, capaci di adattarsi e potersi modellare a seconda dell’uso. Un’idea di casa accogliente, calda e rassicurante. Ma in continua evoluzione, che Molteni&C interpreta attraverso i sistemi a parete, protagonisti del progetto e parte integrante dell’architettura.

Se negli anni precedenti il progetto narrativo ha reso omaggio ai grandi protagonisti del modernismo internazionale, quest’anno il riferimento alle radici del movimento è accennato, evocativo. Ne cita le atmosfere: le abitazioni fluide, da vivere, gli ambienti collegati, ampi e conviviali, gli spazi interni ed esterni compenetranti. E soprattutto quell’idea di spazio dall’estrema eleganza ma privo di sfarzo fine a se stesso, in armonia con il paesaggio circostante. Parafrasando Alvar Aalto: spazi che nella forma esprimono un contenuto e quel contenuto è collegato alla Natura.

“La casa aspira al benessere olistico e alla giocosità organica”


spiega il direttore creativo Vincent Van Duysen che, nel progetto narrativo Molteni&C|Dada 2022, ricerca i concetti di leggerezza, etereità e fluidità.

Come i grandi esempi di ville del modernismo statunitense, Vincent van Duysen immagina una casa a un solo piano, per sentirsi in contatto con la terra, con l’esterno. Pensa ad abitazioni nel segno della trasparenza, organizzate con partizioni leggere e grandi aperture verso verande e terrazze all’esterno: spazi liminari, liberi e a metà tra intero e open air; ambienti privati ma in contatto diretto con la luce e la natura.

“È un inno a un design leggero, che si ispira ai grandi esempi di padiglioni dell’epoca modernista. Spazi dinamici caratterizzati dalla leggerezza delle linee, sapientemente combinate con dettagli e materiali che creano prodotti dalle forme morbide”.


Vincent Van Duysen

Il progetto narrativo Molteni&C|Dada 2022 propone un’abitazione dallo stile definito, senza sovrapposizioni, dove la decorazione nasce dalla giustezza e dall’armonia delle forme: più arrotondate, morbide e avvolgenti. Propone uno spazio coerente, in cui ogni dettaglio è parte di un principio unitario che anima l’opera. In questa logica, gli arredi e sistemi componibili diventano protagonisti nell’organizzazione degli ambienti.

“Linee e forme”, precisa Van Duysen, “cercano la luce per un dialogo continuo con lo spazio e con l’essere umano. I prodotti sono pensati per tornare in vita e mitigare il senso di precarietà, per cercare il piacere e la felicità e per abbracciare pienamente la natura: aria, luce, ossigeno”.

Sono parte dell’architettura, perché si fondono con l’articolazione stessa della casa, integrando nuove possibilità compositive che avvolgono architetture esistenti, come il camino, o prevedono nuove funzionalità integrate come il bar e l’home office. Si viene così a creare una simbiosi tra sistemi arredativi e pareti architettoniche. E un dialogo tra gli arredi strutturali e quelli mobili, che divengono oggetti solisti nell’interno dell’abitazione. Vincent Van Duysen predilige nelle finiture materiali puri, sensuali da toccare. Legni chiari e materici come il rovere naturale e l’eucalipto, con venature a vista o spazzolati a mano, per creare superfici uniche e vive al tatto.

“Quest’anno”, conclude Van Duysen, “i prodotti sono stati stimolati dal forte desiderio di non rinunciare a fluidità, sensualità e comodità. Il concetto di comfort si traduce visivamente anche nella tattilità dei materiali. Il nostro occhio è guidato su ogni curva mentre un grande senso di calma emana dall’intera gamma. La nozione di protezione, di riparo, è molto importante nel mio lavoro e penso che la collezione lo rifletta bene. Siamo avvolti in queste forme fluide come se fossimo all’interno di un bozzolo in cui vorremmo dimorare permanentemente”.

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